Ce l’ho fatta a quanto pare.
Scrivo da casa nuova e dal mio nuovo sito. Entrambi non sono completamente in ordine, in casa ho ancora tutto il laboratorio da sistemare e nel sito devo sistemare un bel po’ di immagini e link che non funzionano perchè ho cambiato tutto.
Come ogni buon trasloco anche questo non è stato carente di suspance… a un certo punto mi comunicano che il furgone che avevo prenotato era rotto, questo tipo il venerdì alle 18 e a me serviva alle 18 del lunedì successivo. Quindi ho perso l’aiuto che mi poteva dare un amico, ho posticipato il tutto di qualche giorno ma c’è l’ho fatta grazie a un amico fisico che c’ha il fisico. In due per caricare 15 metri cubi di scatolame e qualche mobile, far si che nulla si sposti o caschi durante il viaggio…insomma, ci vuole una certa accortezza e precisione. Le mie orchidee sono arrivate sane e salve, ci ho pensato una volta a casa a farle cadere con una culata dal tavolino dove le avevo appoggiate…
Ormai sono una veterana dei traslochi che quasi quasi sto pensando di avviare una nuova attività “T’aiuto io a traslocare: vengo a casa tua e ti aiuto a far gli scatoloni”. Ci ho messo una decina di giorni a mettere tutto nelle scatole, e non alla cazzo ma molto diligentemente. Ora sfarle sarà molto facile!!
A parte questo… torno nel mio paese dopo 8 anni in cui sono stata assente. Venire in ferie è diverso che starci sapendo che mo ci vivi di nuovo in questo posto. Molte cose son cambiate, io soprattutto. Ho fatto molta strada, sia esternamente (laurea e professione, etc) che internamente. E’ come se tutto apparisse coperto da un tulle strano.
La mia vita ormai è fatta di spostamenti, case cambiate, cucine sempre diverse, sempre nuovi progetti che si punzecchiano la coda l’un l’altro. O magari la vita è fatta di cicli e quando finisce uno ne inizia subito un altro e non vedi l’ora che uno finisca quando non ci stai ben dentro e intravedi già quello che verrà dopo.
E il mio corpo ha imparato a somatizzare, se si dice in questo modo. In più forme mi comunica quando io non sto bene in una determinata situazione e così felicemente mi tengo un mal di gola per più di un mese, la candida che riaffiora come se fossero funghi dopo la pioggia e una insonnia atroce che ti vuol spingere a fare il tutto in meno tempo possibile.
La divina provvidenza, il karma, un cuore enorme degli amici, quel che vi pare mi ha fatto arrivare in una casa dove posso sentirmi serena nel frattempo che trovo il mio posto nel mondo per i prossimi anni. Non voglio scegliere alla leggera, l’ho fatto già a sufficienza e per la prossima volta voglio un posto dove sentirmi a casa e non solo per i miei 15 metri cubi di cose (sia chiaro che più della metà sono del laboratorio e forse le coppette)
Ora mi ritrovo in questo posto della mia adolescenza che però devo conoscere in un modo diverso. Devo parlare, comunicare, trovare contatti e lanciarmi nel lavoro. Ripartire.