Per varie vicissitudini non son stata molto presente e forse non sentivo di avere cose da raccontare, almeno a un pubblico esteso.
Non vi ho raccontato esplicitamente che un po’ meno di un anno e mezzo fa ho incontrato un uomo, l’ho citato indirettamente ma senza mai dargli una connotazione. Di questo uomo mi sono innamorata, credo come mai mi era successo. Forse non ne ho parlato perchè lui tende a essere riservato, o perchè non c’era proprio una relazione come la gente comune si aspetta. Una volta lui l’ha inquadrata in “anarchia relazionale“, un modo come un altro per dire che c’era qualcosa ma senza regole nè tempo.
Non starò a raccontare tutto, solo che molto probabilmente ci siamo incrociati in un tempo non propizio. Per come sono fatta mi piace costruire e andare avanti, lui per come è ora vuole restare congelato, e il risultato è che l’idea che ci potesse essere altro alla fine lo faceva chiudere a riccio e mantenere solo un contatto a distanza (ovviamente se inizio a raccontare dal mio punto di vista potrei scrivere un’Odissea). Questo comportamento con i mesi ha iniziato a farmi male, tanto da portarmi a chiudere la storia.
Siamo così simili e così diversi, e con una intesa speciale, che mi sentivo completata. E ora aver chiuso drasticamente tutti i contatti con lui, mi lascia quella sensazione di aver tagliato una parte di me. E’ passata meno di una settimana, non posso tornare indietro perchè non cambierebbe nulla ora, posso andare avanti e concentrarmi su me stessa. Ma anche se ho tagliato via quella parte di me, la sento ancora, dolorante per quanto era bella e non ci sarà più, e per quanto sarebbe potuta diventare ancora più interessante (chi mi legge sa che sono una sognatrice e mi faccio mille progetti, anche se so che magari non si concluderanno).
E mi son riconosciuta nella sindrome dell’arto fantasma…
La sindrome dell’arto fantasma è la sensazione anomala di persistenza di un arto dopo la sua amputazione o dopo che questo sia diventato insensibile: il soggetto affetto da questa patologia ne avverte la posizione, accusa sensazioni moleste e spesso dolorose, talora addirittura di movimenti come se questo fosse ancora presente. (wikipedia)
Molti penseranno che parli di un pezzo di cuore. No, la parte è più estesa…
Non sono pessimista dal pensare che soffrirò in eterno o che ormai il cuore si è rotto e non amerà più. Ma ho la sensazione che per un lasso di tempo indefinito sentirò la presenza di questo “arto fantasma”, spero che più che passi il tempo più che il dolore causato dalla sua assenza lasci spazio solo ai ricordi delle belle cose vissute insieme.