Oggi vi racconto del mio nuovo progetto.
Sicuramente il titolo vi avrà già indirizzato un po’… Vi avevo già raccontato come fin da piccola fosse stato facile per me parlare di genitali sessualità, nel racconto mancava la figura di mio padre che è sempre stato molto estroverso.
Quando ebbi il menarca (prime mestruazioni) in un viaggio verso Livorno ci tenne a spiegarmi ancora una volta tutto il processo delle mestruazioni. Quindi la maturazione dell’ovulo, il suo viaggio lungo le tube di fallopio e infine le mestruazioni. Come al solito facevo “si si” con la testa senza dirgli “guarda che me lo state raccontando da quando ho 5 anni…”
Poi per quanto riguarda il sesso è sempre stato molto aperto. Quando mia sorella aveva un fidanzatino con una vecchia 500 -e io sedicenne avevo un macchinino Sulky a 3 ruote simpaticamente chiamato “la caffettiera” dai miei amici- Padre mi diceva “fatti insegnare da tua sorella qualche posizione da usare nel macchinino”. Alludendo che lei faceva pratica con la 500. Come dicevo è molto estroverso e diretto nei discorsi. Quando iniziai a frequentare più spesso l’omo -che è un ricercatore di fisica- (questo di cui parlo qua, poi magari vi racconterò un po’ di aggiornamenti) mi chiese “ma il ‘fisico‘ ce l’ha il fisico?” e io gli rispondo “vedessi che bel paio di spalle…” e lui “ma ti sbatte come si deve?”.
Ora, a volte può risultare un po’ pesante un padre così, soprattutto quando non si perita di avere questi discorsi in pubblico o di fronte ad amici o proprio ai suddetti miei spasimanti. Ma tra un padre cosciente -ed esuberante- che la propria figlia possa e debba avere una sana vita sessuale e del proibizionismo, preferisco sinceramente un po’ di scene da film piuttosto che dover far finta che io non abbia una sessualità.
Da due padri che mi hanno cresciuta a considerare la sessualità come parte integrante ed importante della mia vita, con la curiosità che sempre mi ha accompagnata, e quella voglia di condividere quello che so -e non meno importante la richiesta di alcune colleghe- ho deciso di fare un passo, grande.
Corsi di formazione per le ostetriche e professioni affini che parlano di sessualità con le donne.
Quello che so l’ho imparato su miei libri, no di certo testi universitari visto che non vi hanno mai suggerito alcuna lettura, leggendo articoli purtroppo in inglese visto che in italiano sono spesso carenti o poco attendibili almeno quelli prettamente sull’anatomia, sperimentando su me stessa e raccogliendo informazioni, perché se ho imparato una cosa così come le vagine e i peni sono diversi, anche il modo di godere lo è.
E quello che so ho deciso di metterlo a disposizione con i corsi di formazione!
Questo primo esperimento di corsi prevede 3 date, una a Milano, una a Empoli e una a Roma. Ho cercato di ipotizzare quanto tempo ci vorrà per parlare di determinati argomenti e di concentrarli in una giornata di corso, anche se mi sa che mi mancherà tempo e le domande saranno tante tante. Dopo questo primo esperimento comprenderò meglio se dedicare più tempo o insomma, come aggiustare il tiro.
So che son sulla strada giusta, oltre a sentire quella sensazione piacevole, dove senti il cuore sorridere al pensiero dei vari progetti e che ti fa ballare da sola mentre fai la spesa e sorridere come una pirla, i feedback arrivano anche dalle colleghe. Ho lanciato i corsi di domenica e già dopo 4 giorni quello a Milano era pieno, quelli a Roma ed Empoli a metà.
Inoltre, come al mio solito, non potevo non avere tutta una serie di gadgets per organizzare al meglio gli incontri per le donne e i corsi per le ostetriche. Quindi mi son munita di tanta pazienza e tempo, e ho iniziato a contattare tantissime ditte di sextoys.
Ho perso ormai il conto, ma avrò mandato intorno alle 60 mail. In circa 15 ditte mi hanno risposto positivamente e sostenendo il mio progetto, e per il momento una decina mi hanno inviato materiale.
Quello che mi fa più tristezza è che l’unica ditta produttrice italiana di sextoys (non artigianale) non mi ha ancora saputo dare una risposta ed è passato più di un mese da quando ho iniziato a dialogare con loro. E’ ancora un altro indice di quanto in Italia ci sia chiusura a parlare di questi argomenti! Quando li ho ricontattati per l’ennesima volta a un altro indirizzo una mi ha risposto “mi spieghi brevemente come ‘vede‘ possibile una collaborazione”. Del tipo che vuoi fare tu come ostetrica???
Da un lato ho la tentazione di aizzare contro di loro la me acida scrivendo una recensione di un vecchio loro sextoys pieno di ftalati che si è arrugginito dopo un anno che lo usavo. Del tipo ti aizzo contro una brutta recensione! Ma farò la buona e aspetterò e continuerò ogni tanto a fare una chiamata e parlare con dipendenti anonimi che non h.anno nulla a che vedere con chi dirige. Ma poi quanto ci vorrà mai per decidere? Si ci interessa/ no non ci interessa.
Sostenuta dalle mie lettrici, dalle donne che vogliono sapere di più, da chi mi intervista (già pubblicata su Donna Moderna, su Gioia pare che l’intervista su menopausa e sessualità debba aspettare che io entri in menopausa, e settimana prossima sarò su Ohhh.it), da chi prenota brunch per addii al nubilato, e da quelle ditte straniere che mi rispondono con un incoraggiamento così coccoloso che quando sono affranta torno a leggermi le loro risposte…
Ecco, con tutti questi bei pensieri ho avviato il mio progetto per Liberare la Sessualità in Italia.
Ps: per chi vuole sto organizzando incontri per le donne e per uomini (in base all’argomento) in giro per l’Italia. Per il momento Milano, Empoli e Castiglioncello. Prossime mete Pisa e Roma… e se mi organizzo bene magari anche un tour tra Bologna, Padova, Verona e Trento.
Per chi vuole può trovare i miei prossimi eventi sulla mia pagina Violeta Ostetrica
Di particolare interesse l’evento “Squirtz” un aperitvo a base di Spritz dove si parlerà di Squrting