Come sono diventata una #divulvatrice, il mio discorso per le 9 Muse Milano

Il 10 novembre 2018 ho raccontato la mia storia davanti a più di 900 donne per l’evento 9 Muse Milano, ideato da Veronica Benini con il sostegno di Marilli.
E ora potete leggere quello che ho raccontato loro!

Ciao a tutti, io sono violeta e sono una divulvatrice
Per chi non conosce la parola DIVULVARE, significa promuovere le corrette informazioni per la salute intima

Non era il mio sogno e manco lo avevo progettato, una di quelle cose che ti ci ritrovi e basta.
L’obiettivo era diventare la Vaginologa d’italia, divulvatrice è una cosa diversa, ma è ancora meglio!

Non sono l’unica ad esserlo, diventa divulvatrice chiunque promuova il benessere intimo, ma sono stata la prima!

ma come son diventata divulvatrice?

Inizio raccontandovi di me

Mi chiamo Violeta con una T perchè sono nata in argentina.
Sono arrivata in italia quando avevo 10 anni ed è stata una mia scelta, inconsapevole ma mia.
A 9 anni e mezzo ho scoperto mia madre a dormire con un altro uomo mentre mio padre era in Italia a lavorare. Non che lui fosse un santo, si faceva pure lui le sue relazioni ma non ne ero molto consapevole.

Oltre al tradimento mi sono sentita anche abbandonata, perchè in quel momento mia madre aveva perso la testa per questo tipo e mi son sentita non importante. Così ho deciso di andare a vivere con mio padre in italia.

Questo mi ha portata a un grande vuoto che ho iniziato a colmare col cibo, che son riuscita a risolvere solo a 30 anni.

Crescere con mio padre non è stato semplice, mi aveva rivestita del ruolo di madre-moglie e non ero più una bambina o una adolescente.

Altro periodo brutto fu quando la nonna paterna, per gli amici la malefica, decise di trasferirsi da noi. Oltre a occuparmi di lei (padre se ne fregava alquanto) subivo le sue violenze psicologiche. Quindi zero autostima.

Non perdeva occasione per farmi sentire inutile, poco brava, e di controllarmi. Tanto che invece di scegliere di studiare design ho ripiegato per una facoltà a pisa: biologia molecolare, era quella meno peggio

Al primo anno fuori corso ho capito che l’idea di lavorare in un laboratorio non faceva per me, e come dal nulla comparse la parola “ostetrica”

Non sapevo bene che cosa facesse e anche facendo qualche ricerca l’ho capito solo frequentandola.

Visto che avevo già 25 anni  prima di intraprendere una nuova università e rischiare di perdere tempo, feci un percorso con psicologa e venne fuori che sognavo uno studio con fouton, tè e biscottini.

Frequentavo uno di verona al tempo, e colsi la palla al balzo e mi trasferì là. Anche perchè rispetto a quella di Pisa, quella di verona sembrava molto meglio.

Prima di laurearmi scoprì che il mio ex mi tradiva.

Siccome non ero ancora in grado di pensare a stare da sola, decisi di metterci un sasso sopra. Peccato che il mio cuore e il corpo non fossero d’accordo.

Non stavo bene così andai in un centro per i disturbi alimentari ma poi finì da una psicologa privata che mi aiutò a comprendere che non stavo bene con lui, così lo mollai…giusto dopo 6 mesi che avevamo comprato casa assieme.

Quando lo mollai non ero ancora in grado di stare da sola, e finì in un’altra relazione poco dopo con uno che viveva a trento. Luna di miele all’inizio ma da quando siamo andati a vivere insieme qualcosa si incrinò. Razionalmente non lo capì ma il mio corpo si.

Era una relazione con violenze psicologiche. Mi sgridava per cazzate, mi controllava, mi faceva sentire scema, non capente. Arrivai a mollare il lavoro come ostetrica e a stare chiusa in casa.

Come capita spesso una trova tante giustificazioni: ha ragione anche se usa il tono sbagliato, è stanco, è colpa della madre, ecc

E’ stato grazie a una collaborazione con una onlus di Trento che sono finita a Timor Est. Si, anche io non sapevo dove cazzo stesse, soprattutto la micro isola dove dovevamo andare a raccattare le informazioni per un progetto futuro: Atauro.

Era metà marzo

Arrivai là e mi sono sentita a casa. Assomigliava molto alla Argentina. La gente sorrideva, così.

C’era il sole.

Ad un certo punto un portoghese iniziò a corteggiarmi, e cazzo se mi mancava come cosa. E ho ceduto, perchè è bello sentirsi di nuovo donna e desiderata. E me lo sono scopata.

Ora per me un tradimento è una cosa grossa. Se lo avevo fatto significava che non lo amavo più. Così appena tornai lo mollai.

La mia situazione economica era molto precaria avendo lavorato davvero poco. Quindi non ero in grado di pagarmi un affitto di una casa.

L’edificio dove stavamo aveva anche un appartamento diciamo estivo senza riscaldamento. Il proprietario mi disse che potevo starci fino all’inizio inverno. Così organizzai tutto e riuscì a svegliarmi in casa nuova per il mio compleanno.

Sapevo che la relazione non era sana, ma non avevo immaginato fino a che punto mi aveva logorata, rotta.

(2014)

Quell’agosto andai a trovare mio padre. Lui sa quanto io sia scordinata coi movimenti e quanti oggetti possa urtare senza vederli.

Mi stava servendo il caffè e tipo mentre prendevo lo zucchero mi si rovescia la tazzina…

Mi sale il panico, inizio a preoccuparmi di cosa dirà. Perchè per anni dopo che rovesciavo qualcosa seguiva qualcosa di brutto

E lui lo vede che non ci sto dentro

In quel momento mi sento trafitta, comprendo quanto è arrivato dentro di me, quanto mi ha annullata.

Non avevo più colori, non avevo più creatività

Torno a trento e organizzo il mio trasloco in 20 gg e per fine settembre ero già in casa nuova, anche se di emergenza. Cosa non facile con pochi soldi e con 20 m cubi di roba.

Dovevo scappare il più lontano possibile, ma al tempo mi dicevo che era per il poco sole, la troppa neve… Invece dovevo fuggire il più lontano possibile da quel mostro.

Ci dovevo stare giusto qualche mese, invece ci sono entrata in letargo. C’erano momenti in cui mi sentivo letteralmente aperta in due

Campavo coi risparmi e con qualche lavoretto. Ma dovetti riprendere a lavorare perchè dovevo lasciare quella casa.

Così sono tornata a lavorare di nuovo in cucina. (2015)

Sono riuscita a mollare quando un sexyshop mi chiese di collaborare con degli incontri centrati sulla sessualità e benessere femminile.

Nel frattempo avevo trovato un buco di casa, era un ex garage e cercavo di riprendere la me ostetrica

La ripresa è stata lenta…

(2016)

Fu grazie ad una visita di mia sorella che dopo aver ascoltato robe su ostetricia, tope, e via dicendo, che mi disse “tu devi diventare la vaginologa d’Italia. Ma devi essere figa, devi fare un sacco di video e devi avere un tuo sfondo, così farai le pussychat

E così passammo un pomeriggio a fare quadretti e foto dei miei oggetti addobbati come se fossero un buffet.

Quel anno arrivavo giusto a fine mese tra qualche incontro in giro per l’italia, qualche vendita dei miei prodotti e qualche corso di formazione.

Ci provai a pensare di fare qualche video, ma cu cazz.

A luglio la proprietaria mi sfratta, penso che avesse visto i miei sextoy in bella mostra e ciò era disgustante per lei

Botta di culo trovo una casa grande, a poco e in un posto per me ideale: in mezzo alle colline pisane. Dove una delle stanze le dedico al mio salottino ostetrico, l’idea era quella di farci gli incontri.

E con l’autunno il lavoro riprende meglio di prima, anche se sempre in giro per l’italia.

Respiro anche grazie a un lavoretto  online part time che mi permette di pagare l’affitto.

A gennaio vado a un corso di formazione sulla mindfulness e quando torno è come se avessi mollato un peso.

Con una meditazione ritrovo dentro di me quella che ero un tempo. Piena di energie e colori.

E mi sento finalmente rinata.

3 anni di annullamento, 3 anni per rinascere

Ho continuato a girare come una trottola fino a giugno del 2018, quando ho deciso che ero stanca e mi serviva un posto che fosse mio.

Cercavo uno studio dove poter fare le consulenze, una amica psicologa mi invita a a vedere il loro multi studio. Mi mostra la stanza che affittano a giornate e quella che era disponibile fissa.

300 euro al mese

Ci penso, mi domando se non avendo praticamente clienti a livorno me la sarei potuta permettere, se era un investimento da fare

Chiedo a Sonia, lei mi dice solo “devi fermarti”
Chiedo a Sara, lei mi dice “ce la fai, stai andando alla grande, ti conoscono tutti cazzo!!!”

Mi decido e dico si.
Mi do 3 mesi di tempo per capire come poteva andare, erano i soldi che potevo permettermi di perdere per non morire di fame.

Mi sono buttata… E ho vinto!

Perché vi racconto le mie sfighe?

Perché hanno influenzato intensamente la mia formazione continua e le mie attuali competenze

Il tradimento e l’abbandono di mia madre mi hanno segnata con un disordine alimentare che si è protratto fino ai miei 30 anni. E penso che sia anche stato l’inizio della mia iperinsulinemia, una specie di prediabete che mi fa gestire male i carboidrati. In poche parole se sono sballata i carboidrati che mangio vengono messi quasi tutti in grassi, subito mi sale una fame chimica perché mi si abbassa troppo la glicemia. Mi gonfio per l’eccesso di insulina e mi si scompenso gli ormoni mestruali.

Le violenze da parte di mia nonna mi hanno fatta chiudere a riccio. Ho accumulato così tanta tensione (e di nuovo cibo) che son iniziati i dolori mestruali e le cefalee tensive.

L’aver messo un sasso sopra il tradimento dell’ex di Verona mi ha portato di nuovo a mangiare come una fogna (10 kg in 4 mesi) con peggioramento della iperinsulinemia che ha aggravato il mio equilibrio ormonale (4 mesi di amenorrea) facendo emergere la Pcos (sindrome dell’ovaio policistico), cefalee che mi portavano al pronto soccorso, e la mia vagina che si era completamente chiusa.

Portando impossibilità alla penetrazione.

Dopo si è riaperta ma non era più come prima.

Le violenze dell’ex di Trento si sommarono al mio già precario equilibrio. Il mio sistema immunitario andò definitivamente a puttane. L’allergia agli acari da sporadica divenne quotidiana. Bronchiti asmatiche come se non ci fosse un domani, e antibiotici e farmaci.

La cefalea comparì di nuovo e a sto giro visto che non potevo pagare un privato per la agopuntura andai con un antiepilettico che si aiutava ma gli effetti collaterali sono stati devastanti. Uno me lo porto ancora dietro, i miei DSA sono peggiorati.

Al tempo usavo l’anello anticoncezionale e in poco tempo mi porto a reazioni allergiche: topa in fiamme, tagli, candide.

Questa infiammazione crónica si unì all’ipertono perineale e dettero vita alla vulvodinia. Il nervo pudendo si sensibiliza e avverte come dolorosi stimoli che non lo sono. Un pantalone troppo stretto, la bicicletta, un rapporto penetrativo, il semplice dito sul glande del clitoride ed ecco che tutto ripartiva da capo.

Quindi:

  • Obesita (e non ditemi che si può scegliere di non abbuffarsi)
  • Iperinsulinemia
  • Pcos
  • Calo del desiderio & nolubrificazione (quando ormoni ko)
  • Cefalee tensive
  • Ipertono perineale
  • Rettocele
  • Vulvodinia (quasi risolta)

Le soluzioni che io ho trovato nella medicina classica

  • METTITI A DIETA, È COLPA TUA = Obesita per binge eating (e non ditemi che si può scegliere di non abbuffarsi)
  • METFORMINA = Iperinsulinemia
  • PROGESTERONE/PILLOLA = Pcos
  • METTI LUBRIFICANTE = Calo del desiderio & no lubrificazione (quando ormoni ko)
  • ANTIDEPRESSIVI, ANTIEPILETTICI, RILASSANTI MUSCOLARI, AULIN + VALIUM = Cefalee tensive
  • EH? Ipertono perineale
  • EH? Rettocele
  • FITOSTIMOLINE = Vulvodinia

Quindi mi sono messa a studiare e a cercare altri professionisti per cercare soluzioni per la mia stessa salute.

Così, dopo i primi corsi di formazione sul maternage, ho iniziato a formarmi sulla salute femminile.

Come ostetrica non posso prescrivere farmaci quindi ho “ripiegato” nella fitoterapia. Ora, già è poco promossa con corsi di formazione, figuriamoci per categorie così selettive come la ginecologia/ostetricia.

Quindi ho fatto quello che esisteva e poi ho fatto fare dei corsi su misura per i miei bisogni.

Formarsi per imparare le cose, per diventare competente nel modo in cui lo voglio essere io, non è facile. Già sono al limite perché tratto argomenti che una ostetrica tratta raramente e poco sui social. Quindi rischio. Rischio se parlo di qualcosa per la quale non esistono evidenze, rischio se faccio un passo più lungo perché basta poco per farlo sbagliato.

Per parlare di qualcosa ho sempre le evidenze e gli studi scientifici alla mano. Ed è anche per questo che li condivido nelle mie storie.

E si, ho anche preso l’aereo più volte per andare a corsi ed eventi all’estero. Sopratutto per la sessualità e il perineo. Perché se voglio crescere qua in Italia ci resto stretta.

Questo mi ha portata anche a iscrivermi ad un master di sessuologia spagnolo, sono un po’ più aperti

Questo è il mio contenuto, il mio vissuto. È quello di cui mi riesce più facilmente parlare

I miei DSA

Per anni ho maledetto tutti i miei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) perché prendevo voti più bassi, perché agli orali ero in grado di fare scene mute, perché ci mettevo il doppio del tempo per studiare le cose.

E ora ho capito che il metodo che ho creato per me stessa, il linguaggio da non adulta che il mio cervello mi impone perché i paroloni si perdono in un limbo (ci sono parole che devo continuare a cercare nel dizionario) è utile a voi perché mi spiego in maniera semplice ed esaustiva, anche per questo per uno spiegone mi vengono fuori più di 50 storie.

Ed è motivo per cui uso molto le immagini e i modellini. Servono a me stessa per spiegare, per farmi uscire le parole.

Di conseguenza è tutto più chiaro per chi ascolta

CREATIVITA’/ Imparare giocando.

Da mio padre ho imparato a cavarmela con quello che avevo sotto mano, a usare gli attrezzi e creare le cose di cui avevo bisogno. Da mia madre e dalla nonna a usare maglia e uncinetto.

Dai tempi in cui facevo l’educatrice scout ho imparato che si può insegnare ai bambini giocando. E quindi perchè non farlo anche con gli adulti?

Al momento di laurearmi ho ideato la mia tesi proprio su questo “I giochi per i corsi di accompagnamento alla nascita”.

Per l’occasine avevo ideato il mio primo modello anatomico: una placenta e una tetta.

Mi presentai tutta arcobaleno con piume in testa contro le colleghe in nero-grigio

Svuotai tutti i giochi e modellini anatomici sul tavolone.
Ebbi una standing ovation dal pubblico

 

Ora Disegno quello che mi serve per il mio lavoro, per riuscire a spiegare le cose nel modo in cui sono dentro la mia testa.
Creo i modellini anatomici conoscendo l’anatomia usando svariate tecniche
La Peppa, modellino di vagina è tanto veritiera quanto fumettosa
Il top però è il modellino del perineo coi magneti…

Cosa fondamentale è essere online.

Sono nata maestrina. Da sempre volevo essere quella che spiegava e sapeva tutto. Da piccola e adolescente ero un palo in culo da quanto rompessi i coglioni per la mia saccenza.

Diventando ostetrica ho trasformato  questo mio bisogno di fare la maestrina scrivendo sul mio blog quello che imparavo all’università

E da là è iniziato tutto.

I primi articoli a pagamento per Pianeta Mamma e la gestione del loro forum

poi Altri articoli in altre piattaforme famoseh

Con la laurea è arrivata la mia pagina su fb come ostetrica

E così grazie a questo ho girato l’italia per parlare di orgasmi, ma anche ottenere prodotti utili per il mio lavoro gratuitamente

Ho la collezione di coppette più grande di italia

Ho più di 300 sextoy

Ho quasi tutti i coni vaginali

Ho una ventina di fasce portabebe, e non so quanti tra pannolini e assorbenti lavabili

Alle influencer regalano collanine, a me regalano sextoy!

E poi è arrivato instagram

Ma solo due anni fa ho iniziato a valutare l’idea di usarlo per lavoro ricordandomi del piano di attacco della Spora per diventare la vaginologa d’Italia

I social vanno per tentativi ed esperimenti, soprattutto per gli argomenti di cui parlo io.

Troppo facile pubblicare i video di parti e allattamenti, like garantiti!

Così so cosa piace sulla pagina
Quale post potrà ricevere più risposte
Quale post avrà meno like ma sarà salvato di più
Ma ancora molti post restano una grande sfida

Parlo di clitoridi, di vulvagine, di orgasmi, di mestruazioni, di dolore
E sto scomoda a molte persone

EDUCAZIONE SESSUALE

Ho avuto il culo di essere educata senza tabù. Mia madre ha fatto uno sforzo nel cambiare la sua impostazione da cattolica a libera

Quando avevo 3 anni e mi becco a giocare con un coetaneo, nudi. Restò bloccata per qualche secondo e pensó “e ora che cazzo gli dico per non traumatizzarli?”

“attenti che c’è la finestra aperta, non prendete freddo” o qualcosa del geneee

Poi mentre spiegava le mestruazioni a mia sorella diecenne le beccai, e volli sapere tutto.

Così mi spiego tutto. Compreso farsi seguire in bagno e mostrarmi la vulva perché volevo sapere da dove usciva il sangue, come erano gli assorbenti e i Tampani.

Così ho visto la sua vulva, così diversa da quella di mia sorella, e penso che la cosa mi sembrò normale.

Verso i miei 6 anni (credo o anche prima boh) mentre mi masturbavo in mezzo agli altri mi invito a farlo nella mia intimità.

Da piccola avevamo anche un bellissimo libro che spiegava come nascevano i bambini

Mio padre invece credo che vivesse in un suo mondo a parte dove non ci sono proprio tabù.

Per lui la nudità era la norma come anche andare in bagno con la porta aperta.

Quando ebbi le prime mestruazioni mi son dovuta sorbire di nuovo lo spiegone della ovulazione & co

GIUDIZIO

Sul giudizio ci ho dovuto lavorare e ci devo ancora lavorare.

Non è semplice ed è un continuo studio.

Ringrazio la Piera che nei suoi corsi di formazione ci martella e lo dimostra anche.

Comunicazione non violenta e non giudicante.

Così devo essere paziente (fortuna che di carattere lo sono un po’) e prima di dare risposte riformulare le domande che mi pongono.

Non posso parlare male di nessuno perché se parlo male di qualcuno, chi legge o mi scrive potrebbe pensare che prima o poi parlerò male di lei.

E grazie a tutte queste cose mescolate insieme che nei miei contenuti si trova:

  • Informazioni corrette ed aggiornate
  • Semplicita e chiarezza
  • No tabù
  • No giudizi
  • Ironia

Un altra cosa

Le persone mi regalano parole, frasi

Mia sorella mi ha regalato pussychat

Un ex il nome del mio shop viologica e squirtz

Un bimbo di 3 media Martin l’utero

E Giovanna che corregge gli articoli per kondom mi ha regalato divulvare. Era gennaio…

 

Ma quando sono diventata veramente una divulvatrice?

Non a gennaio anche se avevo iniziato a usare questo nuovo verbo

Quando ho capito che da sola non potevo esserlo, guardando una storia di @Cronachediunabionda in cui cercava il nome per la sua community.

Quindi ho capito che anche io avevo una mia community e che non ero sola

Quando ho capito che sono tutte quelle persone che nel loro piccolo e grande mondo promuovono la felicità dei clitoridi sono a loro volta divulvatrici

E così siamo nate tutte divulvatrici e siamo cresciute esponenzialmente.

A inizio luglio eravamo in 15k, dopo 4 mesi siamo già a 31k

Questo ha coinciso anche con la mia decisione di fermarmi, di mettere radici

A fine giugno ho deciso di prendere lo studio fisso. Mi ero data 3 mesi di prova

Riesco a completare gli abbellimenti il 12 luglio.

Nelle prime 3 settimane tra consulenze online e dal vivo mi entrano circa 900 euro

In agosto in totale mi entrano 3400 euro

A settembre 4250 euro in 3 settimane (e decido di mollare il lavoro part time online)

A ottobre 4000 euro in 2 settimane + 2k da corso di formazione

 

Quando mi sono laureata avevo questo sogno di essere autonoma e ci credevo.

Poi mi hanno annullata e ho smesso di crederci che ce l’avrei fatta

Poi sono arrivate donne spingitrici (tante) che hanno creduto in me e sono rinata.

La prima fra tutte mia sorella, Veronica, che ha creduto in me quando io non ci credevo più

Nella mia vita sono caduta molte volte, in base a quanto in profondità scendevo più tempo ci ho messo per riprendermi, più fatica, più cicatrici addosso

Ma ogni volta, rinasco più forte

Con piume più lucenti emergo come una fenice dalle ceneri

Quindi… #rinascofenice

rinasco divulvatrice per clitoridi più felici

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