La sindrome premestruale è la combinazione di segni e sintomi che si presentano periodicamente, in quanto correlati con il ciclo mestruale. Si manifesta di solito nei giorni che precedono le mestruazioni, da 7 a 10 giorni prima dell’arrivo del flusso mestruale e scompare con l’inizio delle mestruazioni. I segni possono esser più o meno accentuati e possono incidere molto sulla qualità della vita della donna; la maggiore incidenza c’è tra i 25 e i 45 anni e colpisce solo le donne che ovulano.
Anche se la causa è difficile da stabilire si pensa che i maggiori responsabili siano gli ormoni che negli ultimi giorni del ciclo sono altalenanti e lievi variazioni possono scombussolare tutto il corpo, ormoni come estrogeni, progesterone, prolattina, aldosterone, endorfine, serotonina, prostaglandine e alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
I sintomi della sindrome premestruale sono moltissimi tanto che ne sono stati descritti più di 100 e anche la loro intensità è molto variabile. Solo alcuni sono ritenuti i più caratteristici, tra i disturbi del corpo ci sono:
- sensazione di gonfiore al basso ventre, dolenzia e turgore mammario, ritenzione idrica, aumento di peso, disturbi del sonno, emicrania, edema alle estremità, vertigini, palpitazioni, nausea, vomito, acne, consumo compulsivo di cibo, vampate di calore, meteorismo, diarrea, stipsi.
Tra i disturbi psicoaffettivi vi sono:
- depressione, irritabilità, fatica, variazioni improvvise di umore, crisi di pianto, difficoltà di concentrazione e di memoria, ostilità.
Alcune donne non presentano nessun problema, circa il 80% delle donne sente sintomi di vario tipo più o meno sgradevoli, nel 10-40% presenta manifestazioni più intense e talvolta invalidanti che possono influenzare le attività quotidiane, mentre nel 5% delle donne si configura il quadro tipico della sindrome premestruale più invalidante.
Lo spotting premestruale, piccole perdite ematiche che macchiano gli slip, è dovuto al fatto che l’endometrio non sempre risponde interamente alla carenza degli ormoni,ci sono zone che rispondono più precocemente e l’endometrio si “stacca” prima e si ha un iniziale sanguinamento che non è abbondante e quindi si presenta come piccola perdita di solito di colore marrone. Successivamente tutto l’endometrio si staccherà e comparirà l’emorragia tipica della mestruazione.
Il seno risponde al continuo cambiamento degli ormoni durante tutto il ciclo, ogni mese si prepara per un eventuale allattamento modificando la struttura delle ghiandole mammarie. L’insieme di queste variazioni ormonali cicliche si traduce in un aumento di volume dei seni che raggiunge il suo massimo subito prima della mestruazioni, tale aumento di volume è accompagnato da un aumento di densità, formazione di noduli temporanei e dolorosità. Dopo le mestruazioni il seno riduce il suo volume e torna a uno stato iniziale pronto per un nuovo ciclo.
L’apparato digerente e quello urinario rispondono agli ormoni e si possono comportare in maniera diversa durante l’ovulazione, il periodo premestruale o durante le mestruazioni. Questo può portare a maggior stipsi più frequente durante la fase premestruale, o defecazione più frequente durante le mestruazioni. Molte donne presentano una aumentata tendenza agli edemi, all’incremento del peso corporeo e alla contrazione della diuresi in periodo premestruale, questo dovuto probabilmente agli effetti degli estrogeni sull’apparato urinario e sul corpo; durante le mestruazioni aumenta invece la diuresi.
Tutto il resto del corpo risponde agli ormoni e produce tutta la serie di sintomi visti prima.
Se ci fosse un concepimento i segni non si modificherebbero, solo poche donne, dopo aver scoperto di essere in attesa, capiscono che alcuni segni erano causati dalla gravidanza e non dalla sindrome premestruale.
Il concepimento avviene poco dopo l’ovulazione e ci vogliono circa 7-9 giorni prima che il bambino arrivi in utero e si annidi. Solo dopo che avrà abbozzato la placenta e sarà entrato in contatto con il sangue materno gli ormoni gravidici andranno in circolo, all’inizio pochi e man a mano sempre di più. È per questo che nelle prime 2-3 settimane dopo il concepimento, ovvero 4-5 settimane dalle ultime mestruazioni, il corpo della donna “non sente” ancora che si è instaurata una gravidanza, proprio perché la quantità di ormoni in circolo sono gli stessi della sindrome premestruale. Solo quando le beta HCG aumenteranno amplificheranno alcuni dei sintomi e ne causeranno altri come le nausee.
Per questo non è possibile capire dai segni che manda il corpo se sia o no insorta una gravidanza prima della mancata comparsa delle mestruazioni.
Fonti: “Disciplina ostetrica” Guana et all., “Ginecologia e Ostetricia” Pescetto et all.