No, non parlo della vera foresta amazzonica ma di quella che cresce in mezzo alle gambe, di entrambi i sessi.
Il come far crescere o radere i peli pubici cambia in base alle mode e alle culture. Ma molto vanno anche in base a quello che pensiamo che gli altri vogliano o che ci chiedono esplicitamente.
Spesso mi capita di sentire alcune persone che si radono anche se non lo farebbero/vorrebbero, o che usano parole del tipo “devo depilarmi perchè mi vedo con tizi*”. Ovvio che ci sono anche tante persone che si radono perchè si sentono più in ordine, pulite o qualsiasi altra motivazione sentano propria.
Ci sono culture come quella islamica dove la rasatura di ascelle e inguine è indicata come una buona regola per la Sunna (il codice di comportamento). Ci sono anche culture indiane dove sono state trovate prove che veniva fatta già 3000/4000 A.C. O che tale pratica venisse consigliata per eliminare la pediculosi già intorno al XV secolo.
E’ negli anni ’80 che con il dilagarsi dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili
(anche perchè c’era molta più liberatà sessuale) si inizia a depilare l’inguine in maniera più massiccia. Questo poi compare anche nei filmini porno, e come capita spesso vengono presi d’esempio dalla massa fino a diventare una moda. Come c’era da immaginarsi ci troviamo davanti a una inversione: le persone pelose vengono viste male.
Non solo per i peli inguinali ma anche i peli sulle gambe (pensiamo alle gambe delle donne), i peli sulla schiena/petto di molti uomini con la maglietta della salute naturale.
Un “documentario” ci mostra come ancora negli anni ’70 andasse di moda il “pelo”
Ma a cosa servono i peli pubici?
- sono una chiara evidenza dell’azione degli ormoni nello sviluppo degli adolescenti
- fanno un tappetino morbido che riduce l’attrito evitando che si creino lesioni o abrasioni sui genitali
- anche se non sono fittissimi, sono una specie di “muretto” che riduce il rischio di contrarre infezioni non desiderate
- si profumano con i ferormoni rilasciati dalle ghiandole apocrine, quindi la presenza del pelo equivale a più ferormoni e di conseguenza ad essere “eroticamente”più attraenti
Perchè le persone si depilano i genitali?
Non c’è una risposta unica.
C’è la moda avviata negli anni ’80, portata avanti dai film porno, che ha portato poi il giudizio popolare a trovare indecenti i peli superflui, tanto che esistono anche campagne a favore del pelo libero.
C’è la sensazione di sentirsi “più puliti” soprattutto per le donne che –se non usano la coppetta mestruale– potranno ritrovarsi con dei tarzanelli non indifferenti.
Ci sono le richieste dei partner che possono schifarsi se in bocca gli resta un pelo. E’ un pelo, mica un cane intero!
C’è il giudizio che sentiamo se facciamo qualcosa “contro corrente” e quindi tendiamo ad uniformarci, per non sentirci esclusi.
Quali sono le complicazioni quando vengono estirpati?
In base al modo in cui vengono tolti (rasoio, forbici, ceretta, epilazione permanente) ci possono essere piccole ferite sulla cute e infiammazione dei bulbi piliferi.
La cute che perde integrità ha un rischio aumentato di infettarsi.
Inoltre se vengono usati i rasoi del partner o usati per altre zone, c’è il rischio di infezione attraverso il rasoio.
Dilagazione di peli incarniti che portano alla formazione di piccoli brufoli dolorosi, che possono a loro volta degenerare in qualcosa di più “grosso”.
Per trovare una soluzione alle irritazioni potete leggere i consigli che do per le vulvovaginiti da contatto (clicca qua).
Qua invece una serie di immagini sulle cute irritate dopo la tosatura (clicca).
Uno studio del dicembre 2016 (Correlation between pubic hair grooming and STIs: results from a nationally representative probability sample) ha messo in evidenzia come la depilazione dei peli pubici porti ad un aumento del rischio di prendersi una MST (malattia sessualmente trasmissibile).
Lo studio è stato effettuato seguendo 7580 persone (statunitensi) dove il 74% ha ammesso di radersi in un qualche modo i genitali (sia solo in parte che totalmente). A depilarsi erano l’84% delle donne e il 66% degli uomini.
In base alla frequenza di rasatura aumenta il rischio di contrarre una MST!
Lo studio però non è molto chiaro sulle abitudini e sulla frequenza dei rapporti sessuali, come delle protezioni (preservativo & oral dam) per ridurre il rischio di contrarre una infezione.
Cosa fare?
Intanto le persone dovrebbero sentirsi libere di portare il pelo come più desiderano, ma siamo ancora lontani da questo. Ricordo ancora la domanda di una tredicenne che tutta preoccupata mi chiedeva in che modo doveva radersi, doveva andare in piscina e la presenza del pelo le causava disagio. Ma non sapeva quale “stile” usare. Ormai siamo in una società che se vede due peli uscire dal costume urla allo scandalo!
Scommetto che se ci fossero meno giudizi, al mondo ci sarebbero più persone pelose!
In qualche articolo che mi sono letta ho trovato descritto che il depilarsi sia la maniera in cui le donne si prendono cura di se stesse, come se fosse la cosa giusta da fare, instillando quindi il principio che dobbiamo depilarci.
La presenza del pelo comunque non è la protezione assoluta contro le malattie sessualmente trasmissibili, si devono comunque usare precauzioni ed una corretta igiene.
Avere una corretta igiene personale. Lavarsi spesso e con poco sapone, meglio se quello adeguato al proprio sesso. I cattivi odori vengono quando non ci laviamo! Se ci laviamo non puzziamo anche se abbiamo una foresta amazzonica in mezzo alle gambe.
Usare sempre le protezioni quando si hanno rapporti con partner occasionali e in relazioni appena nate, o se non c’è tutta quella fiducia che il partner sia fedele.