Spesso mi chiedono come io faccia i calchi dei pancioni. Ripeto sempre che serve pazienza e manualità!
Quello che serve è ovviamente una pancia ripiena, meglio se verso fine gravidanza perchè la pancia ha una forma più tonda e viene meglio il calco. Poi serve il materiale. In commercio ci sono dei kit già pronti con tutto il necessario ed hanno un costo più elevato della materia prima che effettivamente serve.
Materiali per fare il calco
- bende gessate per fare i gessi, si trovano in farmacia, per fare un calco completo ne servono almeno 4/6 rotoli, 4 se solo per la pancia, di più se si vuole arrivare alle spalle o includere le mani. Di solito ne ho sempre qualcuno di più per il ‘non si sa mai’. Si può anche optare per bende semplici da inzuppare nel gesso, ma è un procedimento più laborioso e si rischia di metterci molto più tempo se non si sa lavorare con il gesso a presa rapida
- bacinella per mettere l’acqua tiepida dove bagnare le bende
- telo di plastica per evitare di sporcare tutto. Quelli da imbianchini sono comodissimi
- olio di cocco per chi vuole qualcosa di naturale o vasellina, in alternativa alcune usano la pellicola trasparente da mettere sulla pelle ed evitare il contatto con il gesso
Materiali per rifinire e decorare il calco
- altre bende gessate o bende semplici + gesso a presa rapida
- carta vetrata, almeno due una più grossolana e una per lisciare il gesso alla fine
- colori acrilici e pennelli per decorarla
- vernice trasparente che non ingiallisca per rifinire il calco
Per prima cosa scegliete come desiderate il calco:
- solo pancione
- pancione e seno
- pancione + seno e spalle (o monospalla)
- includere una o due mani
- Tagliate le bende gessate in diversi formati. Quelli più lunghi sui 30 cm serviranno per coprire la pancia, poi più corti per coprire i seni. Anche piccoli quadrati possono essere utili quando si posizionano sui capezzoli o sulle dita.
- Sistemate il telo nel posto dove farete il calco. Chiedete alla mamma in attesa in quale posizione si sentirà più comoda visto che serviranno dai 30 ai 45 minuti di posa. Si può stare in piedi o appoggiati al bordo di una sedia o semi sedute su uno sgabello. In base alla posizione scelta la pancia potrà assumere forme diverse.
- Quindi procedete a ungere per bene la pelle che sarà ricoperta dalle bende gessate, o il alternativa a foderare con la carta trasparente.
- Riempite la bacinella con l’acqua tiepida ed iniziate! Una volta bagnata la benda tenderà a perdere un po’ di gesso quindi non lasciatela in ammollo, anche perchè il gesso è a presa rapida e potrebbe perdere la capacità di indurirsi. In base a cosa includerà il calco, è meglio iniziare dal seno e/o dalle mani. Quindi con i pezzi più piccoli per fissare meglio i particolari. Serviranno almeno 3 strati di bende per ottenere un calco robusto!
Via via che procedete noterete come il gesso si va indurendo. Questo poi vi aiuterà a capire dove fare un ripasso con un pezzo di benda, ovvero dove sentirete lo strato più sottile, è sufficiente dare dei colpetti con i polpastrelli per sentire la resistenza. - Una volta che avete messo tutti gli strati e vi sembra resistente, potete togliere il calco. Invitare la donna a fare movimenti leggeri, a contrarre gli addominali così da cambiare forma alla pancia e aiutare il distacco. Accompagnare con le mani a staccare il calco dai lati
Potete scegliere di lasciarlo così “grezzo” oppure di decorarlo. Personalmente quando lo decoro mi piace prepararlo prima, rendere le superfici lisce ed uniformi. Questo richiede un lavoro aggiuntivo, dover rattoppare con altre bende il calco. Spesso lo faccio per rinforzarlo ed aggiungo le bende sul lato interno così da non modificare l’aspetto esteriore. E’ questo il momento per fare i buchi se volete poi appenderlo usando un nastro in tinta con il colore del calco!
Quando nel calco sono presenti le mani questo perde stabilità e rischia di essere debole e di piegarsi su se stesso. In base al calco e alla forma della pancia, per dare stabilità procedo inserendo delle specie di “travi” interne ad esempio a far si che la curva della pancia continui sotto l’impronta della mano. Uso del cartone rigido e delle bende gessate per fermarlo.
Esternamente è meglio non mettere strati su strati di gesso da solo perchè un piccolo cambiamento della forma (ad esempio se prende una botta o se è elastico) poteranno lo strato di gesso a creparsi. Per rifinirlo quindi ne va messo poco. Prima del gesso scartavetro il tutto con una carta vetrata che sia una via di mezzo, non troppo grossa nè troppo fina.
A volte uso per lo strato finale lo stucco già pronto, quello per i muri. Lo stendo con il pennello, o con le dita come se fosse una crema, per far si che ce ne vada poco. Una volta che si asciuga lo scartavetro con la carta vetrata sottile.
Ora il calco è pronto per essere dipinto!