Sono entrata a stretto contatto con il portare in fascia l’anno scorso quando ho iniziato a conoscere tante mamme che portavano o che gli sarebbe piaciuto.
Avevo già studiato “il portare” all’università ma senza vedere da vicino le mamme con i loro bambini era rimasto solo una teoria con tanto di alto contatto, fisiologia, adattamento del neonato, percentuali, ecc.
Tra le fasce che iniziavano ad arrivarmi dalle varie aziende, i videotutorial su youtube, l’esperienza delle mamme portatrici, e l’ascolto delle esigenze delle mamme, sono entrata pienamente dentro questa cosa del portare, del babywearing!
Ogni tanto suggerire di portare in fascia un bambino è come il mio altro suggerimento “fai il pelle a pelle”, come rimedio per tutti i mali e spesso va benissimo e la mamma si trova soddisfatta di quello che sta facendo e anche competente.
Da qualche mese una consulente del portare della mia zona non so perchè ha iniziato a farmi una guerra fredda. Commenti sarcastici online, messaggi un po’ negativi alle persone con cui collaboro per quanto riguarda le fasce, critiche rivolte a me ma che ricadevano direttamente sulle mamme presenti, tutto per dire che se non sono consulente non posso condividere quello che so sul portare, e che la mia laurea in ostetricia (+ tutti i vari corsi di formazione che ho fatto), non mi rendono una professionista competente dell’alto contatto.
E pensare che ci avrei anche collaborato con questa persona se di punto in bianco non tirava su questo muro assurdo. Si è appellata pure al fatto che ha una certificazione e io no, come se un certificato non riconosciuto a livello nazionale potesse contare qualcosa contro una laurea nel settore. Credo molto di più nell’esperienza che le donne accumulano e nel saperle condividere piuttosto che in un certificato.
E la collaborazione è proprio bella e, almeno per me, mi porta a imparare tantissime cose nuove. Collaboro con due musico-terapeute, con una mamma esperta di pannolini per neonati, con una doula, con qualche ibclc online, e chissà quante altre figure troverò lungo il mio percorso che mi faranno arricchire. Sicuramente troverò tante donne e madri che mi insegneranno sempre cose nuove
Questo ritratto nelle due foto è Manuel, lui lo conosco da quando aveva 20 settimane dentro la pancia, è venuto agli incontri con le fasce e ha visto la sua mamma diventare sempre più brava a provare le fasce con Gino e poi quando è nato è stato subito coccolato in fascia tanto che a volte è l’unica cosa che lo calma.
E’ bello vedere come è cresciuto guardando lo spazio che occupa dentro la fascia, è bello poter continuare a seguire le famiglie, le mamme sempre più mamme e i bambini che crescono.
Due settimane fa sono andata a trovare una famiglia che ha voluto da me un corso di accompagnamento alla nascita a domicilio, ora il pupo ha circa 3 mesi e continuano a invitarmi a pranzo.
Poi grazie alla fascioteca conosco mamme che non fanno parte del mio “circolo” ed è proprio bello interagire con così tante persone.
L’ho già detto tante volte ma lo dico ancora: il mio lavoro mi piace proprio tanto!