Quest’anno inizio a preparare un bel po’ di cose per conto mio. Già facevo le marmellate e ora mi farò anche olii aromatici e curativi.
Il primo che ho fatto con l’ultima potatura del basilico è proprio l’oleolito di basilico. In questo post mi dedico solo a descrivere come l’ho fatto senza parlare di quanto amo e sia buono il basilico o delle sue tante proprietà come pianta aromatica.
Non c’è un unico modo per fare un oleolito, leggendo online ma anche parlando con una esperta ho capito che ogni erborista dopo anni e anni trova la sua ricetta, scopre che magari se il basilico viene colto a mezzogiorno o alle 6 del mattino cambia perchè è più spirituale o c’è più linfa, ma cambia anche se si raccoglie a agosto o a giugno o in base che uno si trovi nel Trentino o in Toscana o in Sicilia. Quindi non ci sono indicazioni precise.
Le uniche indicazioni che ho trovato sono più o meno sulla quantità, diciamo 10 gr di basilico (foglie e infiorescenze) per 100 ml di olio di oliva extravergine.
Ma anche qua ci potrebbero essere delle grandi differenze, ad esempio riempire per 1 terzo il barattolo pigiando bene le foglie, riempire per 2 terzi con l’olio e poi lasciare l’ultimo terzo vuoto per poter rimestare con calma ogni tanto. Però in questo modo il basilico dopo si espande tutto e resta fuori dall’olio e si ossida e si rovina. Ho fatto un po’ così e alla fine ho aggiunto un po’ di olio per coprire tutto.
In molte ricette dicono poi di coprire con un tappo e lasciarlo chiuso. Il basilico ha foglie ricche di acqua e se viene chiuso il barattolo l’acqua non potrà evaporare e le foglie fermenteranno e l’olio si rovinerà tutto. Quindi non si deve tappare ermeticamente ma giusto coprire con una garza e ogni tanto mescolare per far si che i componenti restino sempre in circolo.
Ora che l’ho fatto non mi resta che aspettare 3-4 settimane e poi il mio olio sarà pronto per cucinare e condire ma anche per curare!!