Questa ricetta l’ho rubata a una carissima amica e l’ho midificata poi a mio tornaconto con una valanga di olive nere. La bontà sta nel scegliere alimenti alla base buoni perchè è una ricetta molto semplice e facile. Io uso il tofu che faccio a partire dalla soia (qua la ricetta), cipolle rosse buone, pomodori secchi di quelli che mangeresti anche gnudi così come sono e olive di quelle polpose, e ovviamente olio di oliva extravergine d’oliva.
Dopo aver fatto il tofu -o magari mi aspettava in frigo- sono pronta a iniziare a fare il sughetto. Prendo una cipolla rossa medio-grande, io sono molto golosa di cipolle soprattutto se rosse, la taglio a fettine e la salto con olio in padella antiaderente con l’olio extravrgine d’oliva. Quando inizia ad avvizzire e rosolare, aggiungo il pomodoro secco tagliato a striscioline. In base ai vostri gusti può essere più gustoso metterli a bagno prima in acqua per renderlo polposi pure loro. Quindi unisco alle cipolle e anche le olive intere. Quanti pomodori metto? 4 più o meno, e di olive quelle che sul momento mi inspirano. Rosolo tutto insieme, magari aggiungo un po’ di aceto per dare quel che di acidulo. Come spezie uso timo e basilico quando lo trovo fresco, sale e pepe. Alla fine aggiungo il tofu. Per 2-4 persone basta quello che si ottiene da 1 litro di latte, ma poi dipende dai gusti e da quanto vi piace la pasta condita.
In base alla quantità di olio -o alla sua assenza- la ricetta è molto dietetica. Le penne di kamut hanno un contenuto di carboidrati inferiore e sono più digeribili