Consulenze: ti aiuto a sceglierla
Nel seguente elenco troverai delle disfunzioni/disturbi o sintomi con annessa spiegazione e suggerimenti sul percorso terapeutico che potrebbe aiutarti ed evitare di andare a casaccio, o comprendere se il professionista ti sta suggerendo una terapia adatta.
-> Se per caso il tuo sintomo poi non fosse citato non significa che non lo prendo in considerazione, ma solo che me lo son dimenticata!
Ho cercato di segnare quanti più sintomi possibili, ovviamente nel titolo del paragrafetto non posso scrivere tutto.
Se ad esempio hai un sintomi che riguarda la minzione vai a vedere i vari punti dedicati alla minzione.
Per questo tipo di sintomi suggerisco una consulenza di 1 ora o di 1,5 ore per ripristinare l’equilibrio del microbiota vaginale e vescicale (la flora vaginale e vescicale). Oltre a dare anche delle soluzioni per aiutare le mucose a guarire.
Quando la vulva prova bruciore o prurito continuamente o solo se tocchi la vulva, con pantaloni stretti, dopo il sesso, quando vai in bicicletta. Questi di solito sono causati da mucose irritate nel caso di disbiosi vaginale o vaginosi (infezioni). Purtroppo spesso i tamponi non sono fatti nel modo adeguato e danno risultati negativi anche se ci sono alterazioni della flora batterica.
Per questo tipo di sintomi serve una consulenza per sistemare le mucose alterate e il microbiota.
La vulvodinia è una patologia ancora molto poco conosciuta e spesso le persone che ne soffrono girano tanti specialisti provando molte terapie che portano pochi risultati.
Dalla mia esperienza clinica chi ha ricevuto una diagnosi di vulvodinia spesso ha:
– ipertono dei muscoli del pavimento pelvico (muscoli che non si sanno rilassare e che restano tesi). Questo può portare a dolore nella penetrazione profonda, cistiti meccaniche e recidivanti, dolori pelvici, stitichezza, difficoltà con gli orgasmi, non sentire piacere, dolore con eccitazione o dopo gli orgasmi
– affezioni vulvovaginali: prurito, bruciore, rossore
– sintomi che peggiorano in alcune fasi del mestruo. Questo perchè il microbiota e i muscoli sono sensibili ai cambiamenti ormonali mestruali che incidono sia sulla qualità del microbiota che sulla elasticità dei muscoli.
– muscoli in generale sul corpo che non si sanno rilassare. Questo può dipendere da uno squilibrio ormonale mestruale e legati al cortisolo/insulina
– cistiti post coitali, sono causate dal mancato rilassamento dei muscoli compressori uretrali e dell’uretra.
– dolore pelvico, che può arrivare dopo movimento, stare troppo in piedi o sedute
Per questo suggerisco una consulenza di almeno 3 ore per andare a valutare:
– stato di salute del pavimento pelvico
– equilibrio ormonale
– salute del microbiota vaginale
La piaghetta o ectropion è una condizione in cui sulla cervice (o collo dell’utero) c’è una specie di ulcera, un cambiamento delle mucose. In alcuni casi è asintomatica ma in molto sanguina dopo stimolazioni meccaniche come i rapporti penetrativi, a volte sanguinano solo in determinati momenti del ciclo mestruale.
Dalla mia esperienza clinica le piaghette o ectropion compaiono quando il microbiota non è in salute, soprattutto quando sono presenti infezioni anche se non evidenti.
Suggerisco una consulenza di 1 ora per riequilibrare il microbiota vaginale
Ci sono situazioni in cui la mucosa vulvare è poco elastica o sofferente e si possono delle lacerazioni, soprattutto alla forchetta.
E’ difficile stabilire prima se sia più una questione di microbiota o di pavimento pelvico poco elastico (che rende anche la mucosa poco elastica).
Quindi potrebbe esser necessaria una consulenza per i microbioti o una valutazione del pavimento pelvico, o entrambe.
Le cicatrici vulvari o perivulvari possono essere conseguenti a:
– lacerazioni durante il parto o episiotomie
– fistole anali
– interventi ginecologici (taglio cesareo, interventi alle ovaie, isterectomia, etc) che possono portare aderenze degli organi pelvici
– riassegnazione del sesso
– traumi pelvici di vario tipo
Le cicatrici possono essere trattate durante una consulenza, suggerisco di iniziare con 1 ora di consulenza, ma spesso riscontro anche disfunzioni del pavimento pelvico e potrebbe essere vantaggioso per la salute di tutti i genitali iniziare con una valutazione pelvica.
Ma che cos’è l’HPV? alto rischio? basso rischio? e i condilomi?
Le informazioni che si trovano online spesso sono poco chiare e mettono ancora più confusione nelle persone che si affidano a gugol per avere una risposta perchè magari non sono riusciti a chiederlo al proprio medico.
Inoltre molti aspetti di questo virus sono ancora misconosciuti e non si possono dare delle risposte chiare così come non esiste una terapia che lo possa debellare.
Per quanto riguarda questo tema ecco cosa posso offrire:
– consulenza generica di mezz’ora o 1 ora, in base a quante domande e quanti dubbi hai
– paptest durante un controllo, consulenza di mezz’ora con il sovrapprezzo del costo dell’esame di laboratorio
– aiutarti a rinforzare il tuo microbiota con una consulenza di 1 ora
Spesso le disfunzioni legate alla ghiandola del Bartolini sono poco considerate per quel che riguarda i muscoli del pavimento pelvico.
Le ghiandole del bartolini si trovano incastonate nei muscoli dei bulbi della clitoride e il dotto che porta fuori il liquido che producono durante eccitazione e orgasmi attraversa questi muscoli. Questi muscoli durante le fasi del piacere si contraggono per aumentare il piacere ma dovrebbero anche rilassarsi. Se non si rilassano e restano contratti allora il liquido che è contenuto dentro le ghiandole potrebbe non uscire facilmente causando una infiammazione e in alcuni casi anche infezioni.
Per risolvere le bartoliniti suggerisco una valutazione del pavimento pelvico.
Si presentano spesso con urinoculture negative, ovvero senza batteri, e sono causate dal mancato rilassamento dei muscoli compressori uretrali e dell’uretra. Questa condizione può portare a fastidi e dolori che richiamano la cistite classica ma non è proprio la stessa cosa. A volte può capitare che siano accompagnate da cistiti batteriche e andrebbero risolte attaccando sia dal pavimento pelvico che dal microbiota.
Ci sono anche cistiti “meccaniche” che si presentano dopo sport particolari, dopo esser state molto in piedi, con il freddo.
Le persone riferiscono:
– bruciore all’entrata dell’uretra
– sensazione di dover urinare spesso
– difficoltà a urinare, dopo i rapporti intimi o quando la si trattiene molto
– difficoltà a svuotare la vescica completamente
– mitto dell’urina che esce lento o deviato
– vescica iperattiva
Per questo tipo di sintomi si consiglia una valutazione del pavimento pelvico.
Per incontinenza si intende l’incapacita di trattenere urine, feci o gas. E’ causato da più fattori, sia una poca abilità degli sfinteri specifici (uretrale e anali) che da un cattivo funzionamento di tutti i muscoli del pavimento pelvico che dovrebbero agire in sinergia durante i movimenti del corpo. L’incontinenza può essere presente sia quando i muscoli sono troppo tesi che quando sono ipotonici.
La stipsi è una condizione in cui le feci sono troppo dure o si defeca non tutti i giorni. Può anche capitare che defecare provochi dolore o si debba spingere. Questa condizione quando è implicato il pavimento pelvico può essere causata da muscoli troppo tesi che non lasciano spazio alle feci. Oppure quando i muscoli sono poco tonici e non offrono la giusta resistenza per “spostare” le feci dalla ampolla rettale all’uscita.
I prolassi sono cedimenti strutturali in cui gli organi pelvici (utero, vescica, uretra, retto) perdono la loro posizione. Questi possono presentarsi sia in caso di ipotonia che di muscoli troppo tesi.
La beanza vulvare si presenta quando i muscoli più “esterni” del pavimento pelvico non sono elastici da poter “richiudere” l’entrata. Può capitare sia quando i muscoli sono troppo tesi o troppo lassi.
Per tutti questi sintomi si suggerisce una valutazione del pavimento pelvico.
Le emorroidi le abbiamo tutti ma quando funzionano bene si gonfiano quando le feci riempono l’ampolla rettale e gonfiandosi chiudono meglio lo sfintere anale dall’interno. Quando le feci si avvicinano allo sfintere attivano lo stimolo per la defecazione e qua le emorroidi iniziano a sgonfiarsi per permettere il passaggio delle feci quando la persona assume la corretta posizione per defecare.
Se le feci riempono e restano nella ampolla, unito a una disfunzione circolatoria, la persona sente un peso che gli dice che le feci sono là e che deve svuotarsi ma non sente lo stimolo vero e proprio, così le emorroidi non si “sgonfiano” e la persona per svuotarsi spinge. Quindi oltre alle feci spinge anche le emorroidi e può capitare che fuoriescano.
Le ragadi anali sono dei tagli importanti allo sfintere anale. Capitano quando lo sfintere è così contratto che non si sa rilassare e quando le feci passano, spesso molto dure, questo si lesiona.
Per questi sintomi suggerisco una valutazione del pavimento pelvico.
Non tutte le persone riescono a avere orgasmi facilmente e alcune non ne hanno mai avuti.
Le difficoltà possono essere:
– avere orgasmi solo in determinate posizioni, con una particolare stimolazione, stringendo le gambe e i glutei
– avere orgasmi solo da sola
– avere orgasmi solo con un vibratore
– non sentire nulla in vagina
– non arrivare agli orgasmi con penetrazione
Queste difficoltà spesso vengono considerate solo da un aspetto psicologico dimenticandosi l’importanza della salute dei muscoli del pavimento pelvico che sostengono la clitoride e promuovono gli orgasmi.
Per queste difficoltà suggerisco una valutazione del pavimento pelvico e successivo percorso di rieducazione pelvica.
Ci sono tantissime situazioni in cui si prova dolore:
– dolore all’entrata vaginale: quando si prova ad accarezzare l’entrata vaginale o il pene prova a entrare. Solitamente il dolore percepito deriva da un bruciore causato da una infezione anche se non è evidente
– dolore o difficoltà a far entrare il pene. I muscoli perineali più esterni sono contratti e non si rilassano, quindi sembra che ci sia un muro difficile da penetrare
– dolore con le penetrazioni profonde. Solitamente sono causate da un utero “bloccato” che non ha possibilità di muoversi durante le spinte quindi fa male. Il dolore può anche essere causato dai tessuti vaginali poco elastici che a essere distesi dolgono
– clitoride troppo sensibile al tocco o dolente. Può essere causato da una infiammazione o dai muscoli che sostengono la clitoride che sono troppo contratti
– fastidio o dolore durante l’eccitazione al clitoride, al perineo, vicino alla pelvi o in addome. Durante l’eccitazione i muscoli tendono a contrarsi ma se non si sanno rilassare ecco che può comparire il dolore
– dolore dopo una penetrazione o orgasmi. Sono causati da muscoli che non si sanno rilassare. Per aumentare il piacere e favorire gli orgasmi i muscoli si contraggono e rilassano. Ma se manca la seconda parte del rilassamento i muscoli resteranno conratti e quindi possono cuasare dolore
– cistiti post coitali. Si presentano spesso con urinoculture negative, ovvero senza batteri, e sono causate dal mancato rilassamento dei muscoli compressori uretrali e dell’uretra. Questa condizione può portare a fastidi e dolori che richiamano la cistite classica ma non è proprio la stessa cosa. A volte può capitare che siano accompagnate da cistiti batteriche e andrebbero risolte attaccando sia dal pavimento pelvico che dal microbiota.
Sicuramente è consigliata una valutazione del pavimento pelvico. In alcuni casi serve anche un approfondimento anche del microbiota vaginale-vescicale o dell’equilibrio mestruale, soprattutto quando i sintomi sono presenti solo in determinate fasi del ciclo.
Che cos’è il vaginismo? Spesso passa il concetto che “vaginismo” sia l’impossibilità a avere una penetrazione ma è una cosa più complessa. E’ una fobia alla penetrazione e spesso anche solo a far avvicinare una mano o un pene alla vulva causa molto disagio.
Questa condizione va affrontata sia da un punto di vista psicologico che di rieducazione pelvica, perchè i muscoli tendono a chiudersi e non si sanno rilassare.
Spesso però passa l’idea che sia una impossibilità alla penetrazione. Una persona che prova a avere una penetrazione ma non riesce perchè sente “un muro”. Questo è dato da una estrema tensione dei muscoli che non si sanno rilassare.
Per entrambe le situazioni suggerisco una valutazione dei muscoli del pavimento pelvico.
I dolori mestruali sono causati spesso da una contrattura dei muscoli pelvici e un utero bloccato (e contratto) sommato ad uno squilibrio ormonale che incide su queste tensioni.
Una leggenda è che per definirsi squilibrio ormonale ci debba anche essere una irregolarità della durata del ciclo mestruale. Ci possono essere squilibri ormonali anche avendo un ciclo mestruale di 28 giorni preciso come un orologio svizzero.
Alcuni sintomi di uno squilibrio mestruale ormonale:
– ciclo mestruale irregolare, troppo lunghi sopra i 35 giorni, troppo corti sotto i 26-27 giorni
– amenorrea, oligomenorrea, polimenorrea
– flusso abbondante e/o grumoso
– spotting premestruale. spotting post mestruale, spotting a metà ciclo mestruale
– dolore durante le mestruazioni sia pelvico che in altre zone del corpo come lombalgia, cefalee, etc
– sintomi importanti durante la fase premesruale (umore che disturba, vampate calore, dolore al seno, mal di testa, lombalgia, male “alle ovaie”, e tanti altri sintomi sgradevoli -le fonti dicono che sono oltre 250…)
– acne o brufoli che si presentano con ciclicità
– cambiamenti importanti nella frequenza e nella consistenza delle feci
– difficoltà a concepire
– qualsiasi altro sintomo sgradevole che si presenti in determinate fasi del ciclo mestruale con regolarità
– poca libido
– secchezza vaginale
– fibromi/polipi
– diagnosi pregressa di PCOS, ovaio multifollicolare e simili, endometriosi
Gli squilibri ormonali mestruali solitamente hanno delle cause precise che risiedono nella tiroide, ipofisi, gestione dell’insulina, gestione del cortisolo e spesso possono convivere diverse cause. Con la consulenza ci sarà una anamnesi dettagliata per comprendere quali approfondimenti fare e una volta analizzati gli esiti (in un follow up di 1 ora) individuare i vari percorsi terapeutici e gli integratori che possono aiutare a ritrovare un equilibrio ormonale.
Si suggerisce una consulenza su equilibrio ormonale e una valutazione del pavimento pelvico se c’è anche dolore pelvico.
Spesso l’idea che passa, anche da altri professionisti, è che tutti i sintomi negativi siano causati dall’endometriosi. Ma non è proprio così.
Spesso (sempre direi io) l’endometriosi viaggia assieme a uno squilibrio mestruale che può portare molti dei sintomi che si associano di solito ad altri squilibri come la PCOS o simili.
Questi squilibri, così come lo stato infiammatorio che persiste possono portare a disturbi anche a livello intestinale ma soprattutto a livello dei muscoli del perineo e utero che potranno essere molto tesi e per questo causare dolore all’arrivo delle mestruazioni.
Quando una persona ha endometriosi suggerisco:
– valutare equilibrio mestruale per individuare le cause degli squilibri, si può fare anche se si assumono ormoni
– valutazione del pavimento pelvico per andare a lavorare poi sulle tensioni muscolari
Come tutte le altre fasi della vita di una persona con ovaie la menopausa dovrebbe essere un cambiamento sì importante ma che non disturbi significativamente la vita della persona.
Così come ci possono essere squilibri per quanto riguarda le mestruazioni, così ci possono essere per la menopausa:
– classici sintomi di vampate, umore, fame aumentata, difficoltà a dormire, libido scarsa o scomparsa, etc = consulenza di 1h o 1,5h in base a quanto senti il bisogno di parlare
– sintomi vulvovaginali come prurito, secchezza, infezioni ricorrenti = valutazione del pavimento pelvico
– comparsa di incontinenza, stipsi, e altri disturbi nelle evacuazioni = valutazione del pavimento pelvico
– difficoltà con la penetrazione, difficoltà con gli orgasmi = valutazione del pavimento pelvico
Con una consulenza dedicata alla “sessualità” in generale potremmo parlare di:
– conoscere meglio il tuo corpo
– parlare di tecniche e pratiche sessuali
– approcciarti al tuo corpo
– anticoncezionali
– malattie sessualmente trasmissibili
– come approcciarsi ai primi rapporti intimi
Se hai difficoltà:
– a raggiungere orgasmi = valutazione del pavimento pelvico
– lubrificazione = valutazione del pavimento pelvico o equilibrio mestruale o consulenza microbiota
– libido poco presente = equilibrio mestruale
La libido è un mix di tante cose. Dipende da come sta il nostro animo, dipende da come sta la nostra parte “relazionale” e dipende molto da come sta l’equilibrio ormonale mestruale.
La poca libido può rendere difficile sia la masturbazione che i rapporti di coppia, così come anche mantenere o arrivare al piacere.
Se sono presenti altri sintomi collegati a uno squilibrio mestruale o le altre due componenti stanno bene, consiglio una consulenza per valutare l’equilibrio mestruale.
Non posso indovinare il sextoy che fa per te o la coppetta mestruale! Mi basta però mezz’ora per poter farti le domande giuste e suggerirti quindi i prodotti che più si adattano a te.
La vagina e la vulva dovrebbero essere sempre umide (si! pensa a come stai quando la bocca è secca…male no?) e dovrebbero bagnarsi adeguatamente durante tutto un rapporto intimo per poter garantire scorrevolezza e assenza di attrito o bruciore.
La lubrificazione vulvovaginale quotidiana e quella durante l’eccitazione può dipendere da:
– salute del microbiota
– salute del pavimento pelvico
– equilibrio mestruale
Cerca di comprendere quali sono gli ambiti in cui riscontri sintomi, perineo/microbiota/equilibrio mestruale quindi valuta quale delle consulenze scegliere!
Non sai quale metodo anticoncezionale scegliere?
Con una consulenza di 1 ora, in studio o online, posso spiegarti i vari metodi anticoncezionali meccanici, ormonali, naturali.
Sono una ostetrica e non posso prescrivere quelli ormonali nè aiutarti a scegliere quale mix di ormoni può fare al caso tuo, questa è una competenza medica.
Posso anche spiegarti quali sono le barriere che si possono usare per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili.