La vita di una ostetrica libero professionista (e artigiana) non è face, soprattutto se dopo pochi anni dall’apertura della p.IVA si trasloca e si deve ripartire da capo, soprattutto se ci sono ferite da curare…
Ed è così che a metà maggio mi è venuta l’idea di tornare a far un lavoro da dipendente, o meglio, ho accettato l’esigenza di avere altre entrate monetarie per poter pagare le bollette e avere più tranquillità per far l’ostetrica.
Pensavo di essere in grado di fare tutto.
- Cuoca –si, il lavoro che ho trovato e che mi hanno offerto è quello di “cuoca antipastiera” per piatti freddi– part time ma 6 giorni su 7 e spesso a far tardi la sera tra chiacchiere frivole, menù da ideare e prosecchini che tenevano compagnia, finivo per far tardi e poi dormire fino a mezzogiorno. Ho preso un ritmo sbagliato, non ero pronta a fare un lavoro del genere, o meglio non credo che sarà mai il mio lavoro quello di servire e seguire comande. In cucina quello che mi riesce meglio son i buffet! (quello della fotina l’ho composto io).
Mi son messa in stand by per tutta l’estate, con tutte le cose della mia vita. Avrò fatto 6 bagni di cui due notturni e solo a fine agosto ho preso un po’ di sole. I pranzi veri si contano sulle dita di una mano e la mia vita sociale era arginata giusto al posto di lavoro.
Colazione/pranzo a base di caffè e cena spilluzzicando schifezze a lavoro (le chiamo schifezze perché da essere abituata a mangiare legumi, verdure e cereali mi son ritrovata a mangiare tanti carboidrati, carne e insaccati, e pochissime verdure) e non perché non ci fosse altro ma mi era passata la voglia.
Fatto sta che tra mangiare poco anche se male, sudare per il caldo e il tanto movimento, che comunque almeno una taglia l’ho persa per strada.
Ora però devo anche perdere i kg di gonfiore per i latticini che ho mangiato e non avrei dovuto.
Con l’arrivo di settembre e di qualche giorno libero in più ho potuto dedicarmi alla frutta di stagione. Pere selvatiche di zia si son trasformate in uno sciroppo-jelly spettacolare, e la stessa cosa sta accadendo all’uva fragola bianca. Purtroppo mi son persa i fichi e i pomodori, le more mi hanno detto che erano cattive…
E ho ripreso le collaborazioni! Sabato scorso a Empoli la mia amica e collega Sara, assieme a Alessandra, aveva organizzato un flash mob per promuovere l’allattamento in occasione della Sam, settimana allattamento materno, e son stata inviata con le mie fasce portabebé. C’era la stampa e siamo uscite con un bel articolo su La Nazione di Empoli, appena mi manda delle foto leggibili le pubblico
E dulcis in fundo, ho trovato finalmente una casa dove stare bene e al caldo. Ora sto cercando di traslocare ma non è così semplice quando si hanno solo 3 giorni la settimana, ci sono ordini artigiani da completare e si ha la testa altrove. Comunque ce la farò!
E già che ci sono per festeggiare mi son messa a progettare tutto. La casa è praticamente vuota e bianca, ci sono i mobili essenziali e per il resto non resta che la mia fantasia e la voglia di creare qualcosa di nuovo.
Magari metto qualche tutorial di alcuni dei passaggi….devo rifare e adattare il laboratorio a stare in soggiorno/cucina, quindi dovrà essere ancora più bello!