Non mi son più fatta viva, i miei post questo inverno sono state delle comparse a dir poco per nulla presenti anche se molte idee e progetti mi ronzavano nella testa.
Questo inverno mi son comportata come un animale entrato in letargo. Ho ridotto al minimo indispensabile le mie attività. Non so se la causa sia stata il freddo che ho avuto nella nuova casa, lo stress-shock del mio trasloco fulmineo cui ancora forse non mi son abituata o magari che avevo messo troppa carne al fuoco nella mia testa e dovevo digerirla.
Di una cosa mi son occupata, ho curato le mie ferite. Quelle che pensavo non si sarebbero richiuse facilmente senza quasi pensarci, ora a evocare certi pensieri nella mia testa non sento più quella coltellata dentro che non mi faceva smettere di sanguinare per ore e giorni. Mi ritrovo a gioire per le piccole cose, come un tempo, con la voglia di condividerle. Credo che una cosa che mi ha aiutata sia stato ammettere che ho subito tutto perchè io stessa l’ho permesso, conscia di ciò mo cammino coi piedi di piombo quando sento dei campanelli di allarme che non mi fanno sentire a mio agio.
Forse un’altra cosa che mi ha fatta diventare un ghiro sonnacchioso sia che ancora ancora non mi sento questa casa temporanea come mia dimora. Come se non le appartenessi, anche se per un breve tempo, una specie di rigetto d’organo. Spero nel calduccio, nei fiori, nel mare, per sentirmi a casa.
Ho iniziato a accendere la stufa troppo tardi questo inverno, quando le mani in cucina mi si ghiacciavano se stavo ferma. Non so perchè sono andata avanti con una piccola stufina e rifugiandomi in un posto caldo nei fine settimana. La stupidità credo il più delle volte non ha spiegazioni. Ora il tepore della stufa mi scalda, non solo il corpo ma anche dentro. Tenere viva la brace, darle da mangiare, i rumori del fuoco e del risucchio del vento che da bambina li chiamavo “ruidos de pasiòn = rumori di passione” e chissà che diavolo avevo in mente, il potermi scaldare i piedi prima di andare a letto… una calda compagnia in questa casa umida.
Non posso dire che ora mi sento attiva al 100%, per non svegliarmi…alzarmi tardi al mattino (si, al mattino anche se mi sveglio presto preferisco ancora restare coperta sotto il piumone dove sto coccolata e al caldo) ho chiesto il sostegno a una amica che si sveglia presto tutte le mattine. Verso le 7 mi chiama e chiacchieriamo, lei già attiva e io ci metto almeno 15-20 minuti prima di riuscire a mettere un piede fuori dal letto.
Da settimana prossima però avrò ospiti. Arriva la Sporella con il su omo e pare che lui ci metterà in riga portandoci a camminare. Se riesce a buttare giù dal letto due poltrone come me e mia sorella credo si meriterà un sacco di cose buone da mangiare!
Nel frattempo spero che le temperature minime salgano almeno intorno ai 10 gradi così potrò iniziare a seminare un po’ di piantine e di aromi e far arrivare la primavera non solo dentro di me. Ho un bellissimo giardino da godermi e riempire di colori! E ho una serie di progetti in testa che non aspettano altro che io mi svegli da questo torpore