Quando si vuole iniziare a fare sapone ci sono alcune cose da sapere:
– leggere bene tanti tutorial, esperienze, ricette, errori di altri, ecc
– avere un termometro in casa (o il bimby), guanti, mascherina, e un buon grembiule
– avere le formine in silicone (si possono usare altri stampi ma le formine in silicone battono tutto)
– quando si inizia avere tutto già pronto e a portata di mano
– per fissare meglio i profumi un cucchiaino di farina ci sta sempre bene
Quindi, esistono due modi per fare il sapone, il metodo a caldo e quello a freddo.
La saponificazione è una reazione chimica tra la soda caustica (NaOH) e gli acidi grassi dell’olio. La saponificazione porta a ottenere come risultato il sapone.
Con il metodo a caldo, che è più laborioso e il sapone che si ottiene ha un aspetto meno bello ma si mantengono più buoni i profumi, la soda scompare quasi tutta durante il processo di cottura del sapone (per questo lo si chiama metodo a caldo).
Con il metodo a freddo la soda scompare dopo circa 4-6 settimane di stagionatura, ma i saponi vengono più bellini.
Visto che esistono già dei bei siti dove parlano di saponificazione, metodo a caldo e a freddo vi invito a leggerveli e spulciarli tutti
Il mio sapone
Fare sapone
Le ricette che vi presento oggi del mio primo sapone dopo quel corso sono un po’ particolari.
Ho fatto una base normalissima partendo da una quantità di soda precisa (50 gr) e quindi poi ho fatto tutte le proporzioni
490 gr di olio
50 di soda
115 di acqua
[si scalda l’olio, si versa la soda nell’acqua, si prende il frullatore a immersione e quando olio e soda/acqua sono a 45/50 gradi centigradi si mescolano bene insieme fino a raggiungere il nastro, insomma secondo il procedimento a freddo si, dovete leggervi tutto che sennò non capite una cippa]
Il composto che ne è venuto fuori l’ho diviso in 2 per fare due saponi diversi.
Sapone alla camomilla e lavanda:
35 gocce di olio essenziale di lavanda
Sapone Scrub attivante della circolazione
2 cucchiai di rosmarino tritato (che viene dall’oliolito di rosmarino)
2 cucchiai di bacche di ginepro pestate
2 cucchiai di avena interi
4 che ho frullato per farli diventar farina